Studio Medico Dott. Ignazio Gattuccio

Via E.Restivo, 95 - 90144 Palermo

Cell. +39 349 8054804

VARICOCELE

Immagini[2] Video[1]

Per varicocele si intende una condizione di frequente riscontro, caratterizzata da segni di ridotta funzionalità delle vene testicolari; la condizione si manifesta tipicamente attraverso una dilatazione di tali vene, palpabili sopra e dietro il testicolo stesso; tale condizione, prevalentemente interessante il lato sinistro per ragioni anatomiche, è statisticamente associata a ridotta qualità del liquido seminale e pertanto trattata in giovane età, per il miglioramento o la salvaguardia della fertilità dei soggetti affetti.

Più raramente il varicocele viene trattato per eventuali sintomi associati, caratterizzati da un senso di peso ricorrente interessante il testicolo; la diagnosi di varicocele è affidata all’identificazione del reflusso sanguigno nelle vene interessate attraverso indagini strumentali ecografiche, basate sull’utilizzo dell’effetto “Doppler” (più recentemente ECOCOLORDOPPLER).

Indipendentemente dalle diverse tecniche utilizzabili, lo scopo del trattamento è quello di abolire il reflusso venoso, assicurando migliori condizioni di funzionamento alla ghiandola testicolare, specialmente riguardo la funzione spermatogenetica, relativa alla produzione ed alla qualità degli spermatozoi; le prime tecniche diffuse per il trattamento del varicocele, basate sulla legatura delle vene colpite, si sono progressivamente evolute nel tempo secondo diversi criteri anatomici relativi all’anatomia vascolare ed all’ottimizzazione dei risultati in termini di riduzione delle possibili complicanze; più recentemente, è divenuto possibile trattare il varicocele abolendo il reflusso venoso limitandosi ad agire esclusivamente all’interno delle vene stesse, evitando così tagli ed anestesie.

Questa più moderna opzione terapeutica sfrutta il grande vantaggio di identificare e caratterizzare ogni singolo caso di varicocele attraverso una flebografia (iniezione del mezzo di contrasto nelle vene interessate), ed abolire nelle stessa occasione il reflusso venoso responsabile, attraverso una reazione chimica localizzata mediante l’iniezione di un agente sclerotizzante.